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Krakatoa. Biografia del vulcano che ha cambiato la storia

Simon Winchester
Krakatoa.
Biografia del vulcano
che ha cambiato la storia

Longanesi 2004, pp. 400
traduzione di Federica Oddera

Genere: Saggistica

Descrizione

In questa originale biografia di un vulcano Simon Winchester, grazie a un paziente lavoro d’archivio e alla personale conoscenza dei luoghi, racconta in modo avvincente un evento che coinvolse con i suoi effetti l’intero pianeta, ma offre anche le nozioni essenziali per comprendere appieno la reale portata di un fenomeno tanto vasto e complesso: l’eruzione del Krakatoa dell’estate 1883.

Recensione

Krakatoa non esisteva più. La spaventosa esplosione del 27 agosto 1883 aveva messo fine all’esistenza di un’isola vulcanica posta nel tratto di mare tra Giava e Sumatra, ma si trattava solo dell’atto più eclatante di una gigantesca rappresentazione messa in scena dall’inarrestabile meccanismo di formazione e trasformazione della crosta terrestre che non si sarebbe accontentato di quell’inaudito boato.
Forze gigantesche in atto da secoli, la cui origine era allora ancora in buona parte sconosciuta, avevano cominciato a mostrare agli uomini il loro potenziale distruttivo già dalla primavera di quello stesso anno quando gli equipaggi e i passeggeri delle navi di ogni nazione che solcavano in quell’epoca coloniale le acque dello stretto della Sonda, vero e proprio snodo commerciale del sud-est asiatico, assistettero all’esordio di un evento già allora apparso come straordinario ma che solo di tre mesi più tardi si sarebbe rivelato in tutta la sua violenza: “Vapore e detriti cominciarono ad uscire ruggendo dalla più settentrionale delle tre cimi visibili sull’isola, e un boato fortissimo assordò l’equipaggio con un fragore che sembrava combinare il rombo dell’artiglieria con il crepitio ripetuto di una mitragliatrice”. Sono parole che ci giungono dalla Zeeland in viaggio verso l’Olanda con il suo carico di passeggeri, una delle molte testimonianze proposte in questa valida ed accurata ricostruzione di Simon Winchester frutto di un paziente lavoro negli archivi di mezzo mondo e resa possibile oltre che dalla passione per l’argomento anche dalla competenza che gli proviene dagli studi di geologia compiuti a Oxford.

Il lettore poco esperto di scienze della terra troverà dunque nelle quattrocento pagine di questo libro non solo il racconto avvincente di un evento che coinvolse con i suoi effetti l’intero pianeta, ma anche le nozioni essenziali per poter comprendere appieno la reale portata di un fenomeno tanto vasto e complesso.
Il risultato è un intreccio continuo tra scienza, storia, cronaca nel quale le figure più o meno famose di scienziati e naturalisti alle prese con straordinarie intuizioni, violente controversie scientifiche e curiosi retroscena si muovono prima e dopo sui luoghi del disastro, in un contesto coloniale dominato dagli olandesi, con i loro governatori, vicegovernatori e consiglieri impegnati a mantenere l’ambiente migliore per lo sviluppo dei commerci oltre che a trascorrere le giornate festive tra una partita a cricket, calde serata danzanti e passeggiate sul lungomare giavanese.
I diari degli ufficiali delle navi che ebbero la ventura di trovarsi in quei giorni nei pressi del vulcano, intrisi di stupore e paura per la grandiosità degli eventi (piogge di pietre, immense nubi di cenere ad oscurare il sole, ribollire di acque).
Le notizie inviate attraverso il telegrafo alle redazioni dei giornali di tutto il mondo ad informare l’opinione pubblica sui fatti di Krakatoa fanno sostenere all’autore che il “villaggio globale” nacque a partire da quel primo telegramma inviato a Londra il 23 maggio da un agente Lloyd’s di Batavia e pubblicato dal Times.
Le testimonianze dei sopravvissuti al devastante maremoto abbattutosi sulle coste orientali di Sumatra e quelle occidentali di Giava.
Le sommosse e le ribellioni politico-religiose favorite ed accelerate dal disastro fino alla perdita delle colonie da parte degli olandesi.
Sono tutti questi elementi del racconto a contribuire a disegnare un quadro ricco e coinvolgente di un evento dalle conseguenze ad un tempo fisiche, sociali e culturali, in una trama impreziosita dall’esperienza diretta dell’autore talmente affascinato dalla vicenda da recarsi al cospetto dell’Anak Krakatoa, “il figlio del vulcano” sorto nel 1927 dalle stesse acque che avevano assistito quarantaquattro anni prima alla furia del padre.

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